Sapendo di mangiare
Un professore universitario, una maestra e un disegnatore un giorno fanno una scommessa: come si possono far nascere domande e sorgere dubbi sul tema dell’alimentazione nei ragazzi che stanno crescendo e che saranno i primi destinatari di una campagna tesa a trasformarli in consumatori di cibo passivi e conformisti. Useremo un’espressione: disobbedienza in campo alimentare. Disobbedienza tale da creare curiosità per la ricerca delle informazioni e delle verità, disobbedienza tale da creare anticorpi contro le violenze del mercato: disobbedienza, quindi, rispetto alla pubblicità, alle banalità, ai pregiudizi di adulti già condizionati e difficilmente destrutturabili. Alcuni esempi: il biologico fa sempre bene? L’anoressia deriva principalmente dal cattivo esempio dato dalle modelle? Cosa sono i GAS? E le modificazioni genetiche? Cibi e bevande hanno condizionato o no la nascita e lo sviluppo delle grandi civiltà? E l’uomo di migliaia di anni fa non ha mai tentato di modificare la natura e, se lo ha fatto, quali sono state le conseguenze? Quanto è importante mangiare tutti insieme, in un luogo accogliente? Cosa significa produrre e consumare in modo sostenibile ?